ALLOCUZIONI MAGISTRALI

 

 
 

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S.E.  L.t.Gran Maestro Fr.Alberto Zampolli

Presidente Associazione ONLUS

 

 
Per il nuovo a.O. 888-2006 a.D.

Si parla ancora sempre molto, sui media, dei Poveri Compagni di Cristo del Tempio di Salomone, noti anche come poveri Cavalieri di Cristo o, ai più, come i Cavalieri Templari.

Ancor più, alcuni, parlano, solitamente senza alcuna conoscenza o sapere, della Discendenza, della Validità, dei Vecchi o dei Nuovi Templari, di Templarismo e di Templarità.

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 Già lo scorso anno 887-2005 abbiamo avuto modo di esporre alcune teorie ed alcune verità imprescindibili, ad esempio il discorso sulla richiesta o meno di revisione del processo ai Templari o le varie diatribe sul fatto se vorremmo o meno avere dei Riconoscimenti o altro ancora.. Repetita Juvant: L'Ordine O.S.M.T.J. ed i suoi Chevaliers de l'Ordre, non chiedono alcun riconoscimento o altro in quanto NON serve e lo ribadiamo con forza!

 L'O.S.M.T.J. ha una sicura discendenza di alcune centinaia d'anni dall'Ordine del Tempio ricostituito, nessuno lo può negare e nessuno può dimostrare la stessa cosa e questo è il primo Fatto.

L'O.S.M.T.J. non ha alcuna pretesa, nè lo vuole, di dimostrare la sua discendenza diretta dai Poveri Cavalieri di Cristo fondati nel 1103, 1118. Nessuno è ufficialmente in grado di farlo.

L'O.S.M.T.J. ha, recentemente, dimostrato il Suo Valore e le Sue capacità.

L'O.S.M.T.J. ha già rivisto la Regola con il proprio Consiglio Magistrale e Pastorale; con l'aiuto di Ecclesiastici, la sta facendo propria in modo da sottoporla a chi di dovere.

Questo, per il Mondo Profano, è Neotemplarismo?

Così sia.

Non ci interessa come il Profano o altri gruppi nati recentemente, dal 1945 in poi, vuole indicarci.

L'Unico nostro Referente è e sarà sempre il Santo Padre, l'Unico che ha potere decisionale sull'Ordine in quanto si richiama sicuramente e decisamente all'Ordine Primitivo ed Originale.

L'O.S.M.T.J. trae le Sue origine NON da documentazione controversa o inutilizzabile ma dalla Trasmissione della Parola, del Potere e della Spiritualità nella Fratellanza in Cristo.

Questa Spiritualità è, per i Fratelli, ciò che dà concretezza e sicurezza ma NON è la Spiritualità che ci fa sentire o essere "Cavalieri", no, gli Chevaliers de l'Ordre non hanno neppure bisogno di Titoli da usare al di fuori dell'Ordine, no, essi lo sono semplicemente nella loro vita quotidiana, nel loro agire e nel loro essere e come tali sono riconosciuti dai Profani e dai Fratelli.

Infatti essi portano la loro Templarità nel Mondo Profano, giammai portano la Vita Profana nell'Ordine e questo è essere, oggi, Chevaliers de l'Ordre.

 Lasciamo pure che i Soloni della Storia Medievale (non Templare, badate bene) si perdano nelle loro irrinunciabili diatribe di lana caprina per dimostrare che l'Ordine NON può essere ancora in vita. Lasciamo che nei loro personali racconti inseriscano sempre la parola "forse" o "pare"; vivono di questo e, con loro, i vari neonati gruppi sedicenti templari O.S.M.T.J., usciti, come sempre è giusto ricordare, dal nostro Ceppo Originale O.S.M.T.J. che ha rivisto la luce nel lontano 1705, poi nel 1804 con i primi gruppi in odore di Massoneria e con il ripudio della Massoneria stessa, nel 1936 con Covias, nel 1976 in Svizzera ed, infine, nel 2002 in Italia con la nomina, nel 2004, del Luogotenente Gran Maestro attuale Reggente dell'Ordine O.S.M.T.J. da sempre aderente all'Organisation Mondiale des Templiers.

Giova ancora ricordare che l'Associazione O.S.M.T.J. è di ispirazione Cristiana Cattolica ed i suoi obiettivi sono di natura Ecumenica, per questa Sua ottica, si pone, quindi, come vero ed unico Interlocutore fra Occidente ed Oriente come, da sempre, nella Sua natura.

Che il Nuovo Anno sia per noi tutti un vero Anno di Luce e di Conforto e che Nostro Signore possa dare agli abitanti pro tempore di questo Globo quella Pace e Serenità di cui sentiamo un'assoluta necessità.

LtGM fr. Alberto Zampolli

 
Un pensiero Fraterno... (02 Novembre 2006)

 

domenica 12 novembre 2006 13.22

Pensiero

  Qualche volta, nella Vita come nell'Ordine, serve poter dire e fare delle cose che fino a pochi giorni, o attimi, prima non erano neppure nell'anticamera del cervello.

  Oggi ho un desiderio e lo voglio appagare. Lo voglio appagare non per mio personale interesse o per altro, ma solo per poter, un giorno, essere consapevole che quanto ho fatto e detto sia davvero servito per il Bene della Famiglia Templare.

  Nella mia vita ho avuto, e ne sono consapevole, momenti di estrema delusione, paura, incredulità,  momenti di rischio estremo e di pauroso disagio, Ho avuto avventure tante da bastare per due vite, rischi che ora mi sembrano improponibili, viaggi il cui termine poteva anche essere l'ultimo, ma di una cosa sola sono matematicamente certo: non rimpiango né rinnego nulla!

  In un certo momento ed istante del mio percorso, ho conosciuto delle Persone a cui, oggi, debbo dei ringraziamenti; Persone che oggi non ho più la fortuna di poter rivedere, altre che sono talmente lontane da non avere più notizie, altre che ancora vedo ed, infine, altre con cui collaboro ancora e di cui posso godere la vicinanza, la pazienza, l'esperienza e l'Amicizia, in una Parola: La Fratellanza.

  Non parlo della Famiglia, che resta sempre al primo posto, non parlo degli Amici che ancora vedo dopo anni, non parlo di colleghi o ex colleghi di Lavoro ma parlo dell'Ordine e di chi è ancora a me vicino malgrado gli anni, le delusioni e gli oneri. Tutto sicuramente in eccedenza rispetto alle Soddisfazioni, almeno di quelle Soddisfazioni di cui alcuni si beano.

  Parlo di Fratelli come Piero Martini, da oltre 20 anni Amico e Fratello, parlo di Floriana Torelli che da oltre 20 anni mi aiuta prima nel Lavoro e poi anche nell'Ordine.

  Di Piero non è qui il caso di parlare in quanto tutti i Fratelli lo chiamano tale come lo ritengono tale ed a ragione, sicuramente. Uomo di una dolcezza e rettitudine veramente uniche.

  Qui, ora, voglio parlare della Sorella Floriana, colei che tutti, o quasi, ritengono una Persona ed una Sorella estremamente importante per l'Ordine, per il Magistero e per i rapporti fra noi tutti.

  Mi rivolgo a te, carissima Sorella nella Fede, che hai davvero donato la tua Vita agli altri, ai fratelli tutti ed alla mia persona in particolare. Mi sei stata indispensabile Collaboratrice nel Lavoro, mi sei stata d'aiuto e d'appoggio in momenti di difficoltà estrema, il tuo saper essere presente sempre ed in ogni situazione ha fatto di te il Personaggio che tutti ammiriamo ed amiamo.

  Ti ho vista piangere e ti ho vista esultare, ti ho vista irata e ti ho vista dolcissima, ti ho vista esasperata e, raramente rilassata, ti ho vista lavorare anche la notte e non credo di averti mai vista riposare.

  Per tutto questo ti dico GRAZIE Floriana, sicuramente grazie a te ed al tuo Lavoro siamo giunti dove siamo ora. Ma non sono sicuramente il solo a dirti questo, i Fratelli tutti, se Fratelli sono, lo devono soprattutto a te ed in ogni momento ti viene dimostrato da tutti noi.

  Forse non da tutti, vero anche questo, ma, guarda caso, i pochissimi, sottolineo pochissimi, che non erano in sintonia con gli altri, con tutti noi, erano proprio gli individui che erano in procinto o avevano già avuto modo di dimostrare, in diverse occasioni, la loro slealtà ed il loro non sentirsi parte dell'Ordine.

  I loro argomenti iniziavano sempre con un classico: è una donna! Già. Vero, è una Donna e loro degli omuncoli! Infatti solo gli omuncoli non reggono una Donna che abbia un Incarico, i nostri sono solo degli Incarichi, ricordiamocelo, anche solo leggermente superiore al loro!

  Altro argomento edificante, "Io ho tre Lauree, non accetto questo o quello!" senza mai pensare che sono entrati in un Ordine ed in una Associazione che valuta gli Incarichi in base al Valore di ognuno e che siamo "Inter Pares", "Onorano non colui che ha più titoli...", e che il nostro Rituale prevede alcuni passaggi chiarificatori, estremamente chiarificatori, su questo punto. A loro io dico: studiate il Rituale, i Regolamenti , gli Statuti, le Antiche Regole ed, infine, leggetevi dentro!

  A costoro io dico "Nosce Te Ipsum". Alcuni di questi fratelli, o ex fratelli, sono giunti a noi dopo aver vissuto l'esperienza di ambienti iniziatici. Ebbene? Non han trovato di meglio che rinnegare le, poche, cose buone e giuste di un certo ambiente. Dov'è la sapienza, la coerenza, l'amore, la fede, l'intelligenza, la probità, la morale, la conoscenza? Non lo sanno neppure loro.

  Ti dico GRAZIE Sorella Floriana a nome di tutti Noi ed a nome dell'Ordine che ho avuto il privilegio di poter condurre in questo brano di Vita che ci accumuna e che ci rende indubbiamente Fratelli.

Fr. Alberto

 

 
Per il nuovo a.O. 887-2006 a.D.

In questi giorni, ma potremmo tranquillamente parlare di questi anni, si parla molto, sui media, dei Poveri Compagni di Cristo del Tempio di Salomone, noti ai piu' come i Cavalieri Templari.

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  Questo gran parlare e questo proliferare continuo di immagini del Tempio che troviamo costantemente sugli schermi televisivi, cinematografici, sui quotidiani e nelle librerie rispecchia, di norma, sempre lo stesso schema e lo stesso stile da sempre sfruttato da chi nulla, o quasi, conosce ma che vorrebbe tanto capire.

   Noi che viviamo nel Tempio, anche quando materialmente non indossiamo il Mantello, sappiamo cosa significhi essere un "Chevalier de l'Ordre", lo studiamo in Capitolo; sappiamo che non si tratta di Titoli che ci vengono dati, magari a pagamento, sappiamo che non lo facciamo per avere una "patacca" o un "nastrino" appeso ad un bavero o al petto, sappiamo che non significa Beneficenza a tutti i costi, sappiamo anche che non significa cercare un riconoscimento qualunque e comunque sia ed a tutti i costi, magari da organismi internazionali, anche finti.

   No, nessuno di noi ha chiesto di essere ammesso fra i Fratelli, con tali fini e questo è molto chiaro a tutti noi.

   Sì, a tutti noi, ma una caterva di Signori che si professano Templari, ormai da molti anni, chiede che venga rifatto il Processo ai Templari, che i Templari siano riabilitati, che il Santo Padre chieda perdono anche ai Templari, che i Templari vengano riaccolti nell'abbraccio Vaticano, etc. e tutto questo viene ripreso dai media e dalla letteratura in genere. Viene anche dato ampio risalto ad una notizia di pochi giorni orsono ma che si trova sul nostro sito da almeno 5 anni, il ritrovamento, negli Archivi Segreti Vaticani, della famosa Assoluzione da parte di Clemente V che sarebbe la base per la riabilitazione storica dell'Ordine.

  I Cavalieri del Tempio, i Poveri Cavalieri di Cristo, i Templari non chiedono tutto questo, neanche ne sono interessati, infatti non ne hanno semplicemente bisogno.

  Il Vaticano e la Persona del Santo Padre sono sempre stati, lo sono e sempre lo saranno, l'unico punto di riferimento e l'unica Autorità non secolare da noi riconosciuta. Siamo stati arsi vivi per questo, vogliamo ora sconfessarlo e tradire così i nostri antichi Fratelli? Nessuno di noi lo vuole.

  Perchè non ci interessano i vari riconoscimenti, perdoni ed altro? Per la semplice ragione che se Dio ed il Vaticano, nella Persona del Suo Emissario in terra, Clemente V, hanno così agito, lo hanno fatto nei soli confronti della Persona non del Mantello e questo, solo questo, può essere da noi accettato.

  Eravamo una Militia Christi agli Ordini Personali del Santo Padre? Lo siamo ancora oggi e sempre lo saremo. Se il Santo Padre vorrà ancora esserlo, per il nostro Ordine, in quel momento noi saremo lì oggi, domani e sempre, come allora. Il nostro Mantello è vivo come la Parola.

  Non serve alcun Perdono. Non è richiesto né necessario. La nostra è semplice Accettazione dovuta.

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  In questa occasione del nuovo anno vogliamo dare anche una notizia che non è di comune dominio.

  Nel 1318, quattro anni dopo i Roghi sulla Senna, oltre 3000 Chevaliers du Temple si riunirono nell'Italia del nord. Due fazioni si stagliarono: quelli che volevano vendicare l'Ordine, ne avevano sicuramente la forza, e quelli che volevano perpetuare i segreti della cavalleria. Fu la seconda che decise dell'avvenire..

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Non nobis Domine, non nobis, sed nomini tuo da gloriam.